App per scansionare: quali sono e quando è opportuno usarle.
Lo scanner è sicuramente uno degli strumenti più utilizzati, per lavoro, viaggi, studio.
E’ anche vero che sono state sviluppate applicazioni per lo smartphone con una funzione molto simile, sempre più tecnologicamente avanzate. Qualche anno fa sembrava inimmaginabile poter usufruire di uno smartphone per scansionare dei documenti. Invece oggi è possibile, seppur qualche, ancora, piccola pecca. Ma proseguiamo per ordine.
Quali sono questi strumenti?
Se avete un dispositivo della Apple, come un iPhone o un iPad, con la presenza del sistema operativo aggiornato a iOS 11, non c’è la necessità di scaricare ulteriori app. Infatti, con l’aggiornamento, l’applicazione Note di iCloud ha introdotto la possibilità di scansionare documenti direttamente tramite la fotocamera. A livello pratico, risulta uno strumento efficiente ed estremamente intuitivo.
Un’applicazione per scanner in grado di sostituire l’app precedente, è sicuramente CamScanner. Disponibile gratuitamente su Google Play e su App Store, può risultare utile per chiunque abbia Android e iOS. Inoltre, esiste una versione con strumenti più professionali a pagamento.
Altra applicazione, sempre gratuita e disponibile su ogni marketplace, è Google Foto Scan. Molto buona per scansionare documenti, ma anche per rilevare immagini, foto, illustrazioni.
Altrettanto valida, con caratteristica di essere gratis e disponibile per qualsiasi tipo di cellulare, è anche TinyScanner. L’interfaccia risulta minimale ed è di facilissimo utilizzo.
Ma le applicazioni per scannerizzare quando sono utili da usare? Quando funzionano realmente bene?
C’è da dire che la qualità non eccelsa come un vero e proprio scanner, ma la convenienza di tempo e soldi è enorme, a portata di mano. Quindi se non è la qualità che vi interessa, sicuramente dovreste provarle.
Si possono tranquillamente scansionare ricevute, biglietti da visita, documenti di lavoro o immagini.
Ovviamente con l’utilizzo del nero su bianco, i risultati risultano molto buoni, paragonabili a quelli di una fotocopia. Con i colori il risultato difficilmente potrebbe essere paragonato a quello di un normale scanner.
L’uso del flash incorporato nello smartphone potrebbe aiutare però ad eliminare le ombre, sempre se il riflesso della luce che viene prodotto non viene riflesso dalla superficie chiara. Allo stesso modo, i materiali lucidi (come i fogli plastificati o la carta fotografica) sono intuitivamente più difficili da scansionare. Ci vorrebbe una luce più diffusa, naturale o artificiale, che faccia in modo da minimizzare i riflessi possibili. Bisognerebbe trovare l’angolo giusto per ottenere uno buona scansione (anche perché, in questo caso, l’uso del flash peggiorerebbe ulteriormente la situazione).
Quindi, pragmaticamente, uno scanner manuale o da tavolo fa un lavoro egregio e, quando è possibile, è da preferire. Nonostante ciò la convenienza dell’app, il fatto di poterla usare quando si vuole e dove si vuole, è imbattibile.
Come ogni cosa, si ha lati positivi e talloni d’Achille un po’ ovunque. Bisogna valutare con razionalità quale dispositivo elettronico è consigliabile usare a seconda del contesto, della circostanza ambientale, etc.